Volo umano privato: sfida aperta tra Boeing e SpaceX

00:03:05 24.11.2015
La NASA ha assegnato alla compagnia Space X il secondo dei quattro contratti previsti dal Commercial Crew Transportation Capability, per i voli privati con equipaggio verso la ISS. Ora Dragon e CST-100 Starliner competono per aggiudicarsi la pole position
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Si scaldano i motori ed i muscoli al quartiere generale NASA: l’Agenzia americana è pronta ad inaugurare l'era del viaggio umano spaziale commerciale, schierando due campioni in lotta per la conquista del titolo di “prima compagnia privata ad aver accompagnato gli astronauti sulla ISS”. A fronte di un poker di opportunità di volo commerciali a disposizione, la NASA ha comunicato il nome del secondo privato che traghetterà astro esploratori sulla Stazione, la californiana SpaceX, in competizione con la Boeing di Houston, già in selezionata a maggio. La sfida tra due colossi industriali, in grado di strappare il primato che il vettore russo Soyuz detiene dal pensionamento dell'ultimo Shuttle, entra nel vivo. Sarà così guerra all'ultimo razzo tra il Dragon della Space X e la CST-100 starliner della Boeing per chi raggiungerà per primo il laboratorio orbitante con uomini, esperimenti e vettovaglie a tutta velocità ed in piena autonomia. Non è ancora chiaro infatti quale delle due compagnie darà il via all’era dell’uomo nello spazio in forma privata, ma si prevede che le danze vengano aperte entro la fine del 2017 e che entrambi i competitors mettano in orbita i propri moduli dopo aver passato l’esame di certificazione. Se tutto andrà secondo le previsioni, gli astronauti a bordo di voli commerciali raggiungeranno la Stazione Spaziale in sella a Dragon, che a detta degli ingegneri della SpaceX sarà uno dei mezzi più sicuri e performanti mai messi in orbita, una nuova generazione di navi spaziali in grado di trasportare fino a 100 kg di carico pressurizzato e 4 persone, nonché di ancorarsi per 220 giorni all’avamposto orbitante in qualità di scialuppa di salvataggio. In ogni caso una svolta epocale per la politica spaziale americana, che potrà così inoltre rendersi autonoma rispetto alla concorrenza russa e abbattere i costi legati alla concessione della Soyuz, che dal ritiro dalle scene dell’ultimo Shuttle è l'unica alternativa per raggiungere la ISS. Ma la vecchia guardia è destinata a mantenere il suo primato ancora per poco, soprattutto in vista del dispiegamento dell’arsenale Boeing e Space X. Nel frattempo la NASA sta sviluppando Orion, la navetta destinata a circumnavigare la Luna nel 2018 per trascinare poi l’uomo nel 2021 verso l’avventura dello spazio profondo
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