L'Universo stratosferico di SOFIA

00:01:31 16.11.2016
L'osservatorio spaziale NASA DLR, imbarcato su un volo 747, perseguirà nuovi obiettivi nel 2017: dallo studio di oggetti alla periferia del Sistema Solare fino alle frontiere più remote, lo sguardo all'infrarosso di SOFIA terrà d'occhio pianeti, corpi minori e buchi neri. Tra i target anche la luna di Nettuno, Tritone e i pennacchi di acqua di Europa
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SOFIA in campo... a tutto tondo. Quella del 2017 sarà un'agenda ricca di appuntamenti per l'osservatorio volante ad infrarossi SOFIA, un progetto realizzato da NASA e DLR - l'Agenzia Spaziale Tedesca – per scandagliare il cielo vicino e lontano con la complicità di otto strumenti, da una prospettiva privilegiata. Secondo i piani, il telescopio imbarcato su di un Boeing 747 modificato ad hoc, in grado di innalzarsi fino a quota 13 000 metri, dedicherà il prossimo futuro per metà all'osservazione di pianeti, comete, asteroidi e buchi neri supermassicci nel centro di altre galassie, e la restante parte del tempo allo studio della genesi di nuovi astri e del mezzo interstellare. Obiettivi imminenti saranno la grande luna di Nettuno, Tritone e i pennacchi di acqua su Europa, satellite di Giove, avvistati da Hubble. Tritone – tenuto d'occhio durante un transito previsto ad ottobre del prossimo anno - sarà l'oggetto celeste più vicino a cadere nelle mire di SOFIA mentre il target più remoto sarà un buco nero collocato a 12 miliardi di anni luce dalla Terra. SOFIA deve la propria “vista” aguzza alle tecnologie che imbarca e alla modalità di volo che le permettono di intercettare la luce infrarossa, librandosi nella stratosfera e scavalcando il 99 per cento del vapore acqueo dell’atmosfera terrestre che blocca la maggior parte dei raggi infrarossi.
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