Italia: sole, mare e turismo... spaziale

00:04:01 01.07.2016
Quota 100 km. Linea di Kármán. E' l'altezza che segna idealmente il confine tra l'atmosfera e lo spazio esterno. Ed è probabilmente il luogo in cui si giocherà una delle partite più importanti dello sfruttamento commerciale dello spazio. Quella del volo suborbitale. E l'Italia si candida a ospitare il primo spazioporto d'oltreoceano 
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Quota 100 km. Linea di Kármán. E' l'altezza che segna idealmente il confine tra l'atmosfera e lo spazio esterno. Ed è probabilmente il luogo, ideale, in cui si giocherà una delle partite più importanti dello sfruttamento commerciale dello spazio. Quella del volo e dei velivoli suborbitali. Parliamo di turismo spaziale, ovviamente. Quindi degli spazioplani VSS di Virgin Galactic e dei razzi 'ascensori' New Shepard con capsula della Blue Origin che atterrano in verticale. Solo per citare i più famosi. La promessa: una manciata di minuti in zero-g per vedere le stelle senza scintillio e verificare dall'alto la curvatura e la tanto decantata bellezza della Terro al costo quotato, al momento, di circa 200.000 dollari. Anche se ad oggi nessuna di queste compagnie ha ancora avviato la stagione dei voli commerciali (ma alcune di loro si dicono prossime all'obiettivo e hanno già staccato centinaia di biglietti) sul primo confine dello spazio sembra esservi la porta d'ingresso più accessibile a un nuovo e remunerativo business di frontiera. Non c'è solo il volo turistico. Il futuro dello spazio suborbitale ha molte declinazioni. Un altro mercato promettente è quello dei voli intercontinentali che promettono di viaggiare da un capo all'altro del mondo in poche ore, un servizio che potrebbe diventare il tipo più avanzato di business jet E poi c'è la scienza. Non è necessario arrivare sulla ISS per fare esperimenti in assenza di peso ma i voli parabolici ricreano solo per pochi secondi la mancanza di gravità. I voli extra-atmosferici invece sarebbero dei perfetti laboratori in zero-g e troverebbe impiego ­anche per l'addestramento degli astronauti. Ma come si diventa attori in questo settore che promette volumi d'affari per miliardi di dollari? Per esempio, secondo il presidente dell'ASI Roberto Battiston costruendo uno spazioporto. Un primo passo in questo senso è l'accordo di cooperazione sul trasporto spaziale commerciale siglato il 30 giugno scorso a Roma tra l'ASI, l'Ente Nazionale Aviazione Civile (Enac) e il suo corrispettivo statunitense l'Agenzia federale degli Stati Uniti per l'Aviazione (FAA)
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