Un aiuto spaziale per le Olimpiadi invernali

00:01:53 12.02.2018
Le Olimpiadi invernali 2018 iniziate il 9 febbraio a PyeongChang sono le più fredde degli ultimi tempi. Ecco come la Nasa studierà la neve olimpica per aiutare le future previsioni meteo
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Messi alla prova dal vento e dal gelo, gli atleti in gara alle Olimpiadi invernali 2018 devono più che mai fare i conti anche con la natura. Che quest’anno si è mostrata più rigida del solito: iniziati il 9 febbraio a PyeongChang, in Corea del Sud, i giochi olimpici in pochi giorni si sono visti rinviare causa vento la discesa maschile prima e il gigante femminile poi. Rivelandosi fin da subito le gare più fredde degli ultimi tempi. Ma non per tutti queste difficoltà sono negative: le sta seguendo con interesse la Nasa, che ha deciso di fare proprio delle olimpiadi coreane il teatro ideale di nuove analisi meteorologiche. Si tratta del progetto ICE-POP, “esperimenti collaborativi internazionali per i giochi olimpici e paraolimpici invernali di PyeongChang 2018”. L’agenzia statunitense, insieme a un team composto da 11 paesi diversi, utilizzerà una rete di strumenti radar e satellitari per analizzare le misurazioni della neve a terra e nell'atmosfera. Le osservazioni, realizzate in 16 punti vicini ai luoghi degli eventi olimpici, saranno poi inoltrate agli ufficiali di gara per tenerli informati sulle condizioni atmosferiche in arrivo, e cercare di proteggere gli atleti dalle situazioni più avverse. A lungo termine, i risultati serviranno invece a raccogliere dati migliori per le previsioni atmosferiche, in modo da affinare i modelli meteorologici esistenti. E ottenendo al tempo stesso una speciale visione delle Olimpiadi dall’alto.
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