Come il cervello si adatta all’assenza di gravità

00:02:04 20.02.2023

Vivere nello spazio è un’esperienza che lascia il segno, anche nel nostro cervello.

Lo dimostra una nuova ricerca dell'Università di Anversa e dell'Università di Liegi che ha scoperto come, dopo una permanenza di 6 mesi sulla Stazione Spaziale Internazionale, il cervello umano si adatti alle condizioni di assenza di gravità.

Lo studio si basa sui dati del progetto Brain-Dti dell’Esa in cui 14 astronauti sono stati sopposti a risonanza magnetica prima così come più volte dopo la loro missione sulla Iss. Studiati sempre in condizioni di riposo, i loro dati cerebrali hanno mostrato se la configurazione del nostro cervello cambi o meno dopo l’esperienza della microgravità.
L’indagine ha rilevato sia alterazioni transitorie, frutto di un veloce ma temporaneo adattamento al cambiamento dei livelli di gravità, sia mutamenti più duraturi. Questi hanno investito la connettività funzionale, un indicatore di come l'attività di alcune aree cerebrali sia correlata a quella di altre aree. Un cambiamento del modello della comunicazione cerebrale radicato nelle regioni che supportano l'integrazione di diversi tipi di informazioni e che, secondo la ricerca, può persistere anche fino a 8 mesi dopo il rientro sulla Terra, chiaro segno di un effetto di apprendimento.

Lo studio non ha indagato le conseguenze comportamentali di questo mutamento, tuttavia rappresenta una prima risorsa fondamentale per preparare i nuovi astronauti, come quelli della generazione Artemis, che esploreranno lo spazio profondo in future missioni di lunga durata.

Pubblicato nei canali
Download
  • Video (47.01 MB)

Correlati