Deep Space: L’intelligenza artificiale è già decollata nello spazio
Autonomia dei robot, ottimizzazione delle traiettorie interplanetarie ma anche una nuova capacità di elaborazione dei dati che garantisce l’interoperabilità tra diversi strumenti e missioni: sono solo alcuni dei grandi vantaggi che l’intelligenza artificiale sta già fornendo alle attività spaziali. Una fase di innovazione che vede la tecnologia intelligente diffondersi orizzontalmente dai centri di controllo a Terra fino allo spazio profondo a bordo di nanosatelliti, passando per l’orbita terrestre. Uno dei problemi complessi che l’intelligenza artificiale può risolvere è la determinazione, con la massima precisione, delle traiettorie ottimali che le sonde interplanetarie potranno seguire nello spazio profondo. Condizione necessaria è portare l’autonomia a bordo dei satelliti. Questo verrà sperimentato nel progetto DeepNav di Asi che, simulando scenari di navigazione in prossimità di asteroidi, testerà tecniche di determinazione orbitale autonoma per piccoli satelliti attraverso osservazioni ottiche. Ne abbiamo parlato con Francesco Rossi di Aiko. Elaborare grandi quantità di dati in tempi stretti è il punto di forza dell’intelligenza artificiale, in grado di unire i dati forniti dai diversi strumenti di una sonda o da differenti missioni, permettendo così un’interazione tra sistemi e tecnologie finora indipendenti. Studiare le Lune di Giove sarà il compito della missione Juice di Esa, lanciata lo scorso 14 aprile. L’antenna Rime, tra i tre strumenti italiani sui 10 totali a bordo di Juice, vede il Professor Bruzzone come principal investigator. L’intelligenza artificiale sarà fondamentale anche per le missioni in orbita terrestre specialmente per quanto riguarda la manutenzione e la riparazione di tecnologie satellitari. Aumentare l’autonomia dei satelliti in orbita sarà l’obiettivo del progetto Future di Asi, sviluppato da Tyvak International, con la collaborazione di Aiko, Altec e Politecnico di Milano. Future mira a sviluppare una capacità di stima autonoma della posizione riducendo la dipendenza del satellite dal controllo a terra, il tutto sfruttando l’intelligenza artificiale. L’intelligenza artificiale ricopre un ruolo fondamentale nelle missioni orbitali di Osservazione della Terra, sfruttata in numerosi ambiti applicativi: dall’agricoltura al monitoraggio degli eventi estremi e dei cambiamenti climatici. La nuova scienza dello spazio basato sulle tecnologie intelligenti è dunque già realtà e il suo sviluppo ci porterà in pochi anni a una nuova conoscenza del nostro Pianeta e di ciò che lo circonda.