Vss Unity è arrivato a fine carriera.

Lo spazioplano di Virgin Galactic è volato per l’ultima volta l’8 giugno decollando, quando in Italia erano le 16:31, dallo spazioporto America in New Mexico.

Il volo spaziale suborbitale di addio di Vss Unity ha toccato un'altitudine di 87,5 chilometri. A bordo il ricercatore turco Atasever, il cui volo è stato organizzato da Axiom Space, e tre turisti spaziali, tra cui l’imprenditore italiano Giorgio Manenti.

Questa ultima missione commerciale è la dodicesima complessiva per VSS Unity, la settima a trasportare ricerche in microgravità. Tra queste dei sensori per il monitoraggio dell'attività cerebrale nello spazio e dei sistemi per esaminare la capacità di somministrazione in microgravità di dosi accurate di insulina.

Grazie al programma Flight Opportunities di Nasa, la missione ha anche ospitato due carichi utili indipendenti: un esperimento dell'Università della California per testare una nuova tecnologia di stampa 3D in microgravità e uno della Purdue University per studiare il movimento del carburante nei serbatoi dei veicoli spaziali.

La fine carriera di Vss Unity arriva così 6 anni dopo il suo primo volo supersonico del 2018, e 3 anni dopo lo storico volo suborbitale in cui lo spazioplano, nel 2021, ha portato nello spazio i suoi primi turisti spaziali, accompagnati nell’impresa dal fondatore di Virgin Galactic Richard Branson.

L’azienda si concentrerà ora nel completamento del nuovo veicolo suborbitale Delta, più grande e più leggero e in grado di trasportare fino a 6 passeggeri. La sua entrata in servizio è prevista per il 2026.