Webb, alla ricerca di una nana bruna oltre la Via Lattea
Gli astronomi sono sicuri di poter individuare la prima nana bruna oltre il confine della Via Lattea, un particolare corpo celeste a metà tra un pianeta e una stella Un traguardo possibile solo grazie alla potenza e sensibilità del telescopio spaziale James Webb.
A 200mila anni luce dalla Terra, alla periferia della Piccola Nube di Magellano, la nostra galassia satellite, c’è un giovane ammasso stellare. Si chiama Ngc 602 un luogo denso di polvere, ricco di idrogeno ed elio, povero di elementi pesanti. Un ambiente, dunque, molto simile a quello dell’Universo primordiale, ciò che ha spinto gli scienziati ad analizzare i processi di formazione stellare in un ambiente molto diverso rispetto a ciò che osservano normalmente. In particolare si sono concentrati nella ricerca delle nane brune, corpi con una massa maggiore rispetto a quella dei nostri giganti gassosi, ma che non raggiungono quella sufficiente per iniziare anche la fusione dell’idrogeno e diventare così una stella vera e propria. Le nane brune, inoltre, non essendo legate gravitazionalmente a una stella, fluttuano liberamente come gli esopianeti.
E’ con il telescopio Hubble che gli astronomi hanno individuato giovani stelle di piccola massa all’interno di Ngc 602. Adesso con Webb si potrà scoprire la natura di queste formazioni substellari.
Fino ad ora sono state scoperte 3mila nane brune, ma tutte all’interno della nostra galassia. Prima di Webb non erano mai stati osservati oggetti simili a una tale distanza e resta ancora impossibile con i più potenti telescopi terrestri.
Crediti video: Esa/Webb, Nasa, Csa