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Sentinel 1-B, finalmente in orbita. Dopo due rinvii consecutivi, indotti dalle avverse condizioni metereologiche e un terzo stop dovuto a problemi tecnici, l’ultima sentinella radar del pianeta Terra è volata verso il suo obiettivo. Alle 23:02 italiane del 25 aprile, seguito in diretta anche in Italia dal quartier generale Esa di frascati, il razzo russo Soyuz ha lasciato lo spazioporto europeo di Kourou – in Guyana Francese – per traghettare in orbita il satellite per l’osservazione terrestre Sentinel 1-B, incaricato di coadiuvare nelle ricognizioni il gemello 1-A, al lavoro dal 3 aprile 2014. Con l’operatività di 1-B si dimezzeranno infatti i tempi di rivisitazione: in coppia i satelliti Sentinel 1 osserveranno lo stesso punto ogni 6 piuttosto che ogni 12 ore. Realizzata nell’ambito del programma Copernicus – un progetto coordinato da ESA e Commissione Europea con il contributo dell’ASI - la missione ha per obiettivo il monitoraggio ambientale, inteso come tentativo di mitigare gli effetti dei mutamenti climatici, contribuire alla gestione delle emergenze umanitarie, prevenire i disastri naturali e garantire la sicurezza della popolazione. Messo a punto da un consorzio guidato dalla Thales Alenia Space Italia sulla base dell’esperienza maturata con CosmoSky-Med, il gemello 1-B fa parte della famiglia dei Sentinel dalla vista radar ed è progettato per raccogliere immagini da una quota di circa 700 chilometri in ogni condizione atmosferica, di giorno e di notte, con una risoluzione compresa tra i 5 e i 25 metri, fornendo un contributo significativo nel monitoraggio ambientale e nella gestione delle emergenze. Inoltre i dati di 1-B saranno raccolti anche presso il centro spaziale di Matera, che si occuperà di metterli a disposizione delle autorità competenti.