Destinazione Giove: inizia l'avventura di Juice
La missione Juice di Esa è finalmente nello spazio. La sonda ha incominciato il suo lungo viaggio interplanetario che la porterà nel 2031 a studiare Giove e le sue lune ghiacciate a caccia di mondi potenzialmente abitabili. Posticipato di un giorno per maltempo, il lancio è avvenuto con successo oggi alle 14.15 ora italiana, dallo spazioporto europeo di Kourou, in Guyana francese. La missione Esa è decollata a bordo di un razzo Ariane 5 sul volo VA 260.
Il centro spaziale "Luigi Broglio" di Asi a Malindi è stato protagonista di questa fase, acquisendo il vettore 22 minuti dopo il lift off e seguendolo per circa 1 ora.
Dopo il distacco dello stadio principale dello stadio principale, Juice si è separata con successo dal secondo stadio di Ariane 5 a circa 28 minuti dal lancio e a un’altitudine di 1500 km dalla superficie terrestre, macinando così i suoi primi passi nello spazio. La gioia esplosa tra il team Esa presente a Kourou ha visto però momenti di sospensione dato il ritardo di 18 minuti con cui l’Esoc, l’European Space Operations Centre, ha agganciato Juice. Il suo primo segnale è stato, infatti, catturato solo a circa 50 minuti dal lancio dalla stazione di terra di New Norcia, una delle antenne della rete Estrack con cui Esa monitora le sonde nello spazio profondo.
Nessuna suspence invece per il dispiegamento dei pannelli solari: Juice ha infatti iniziato il fatidico processo a circa 75 minuti dal lancio potendo così cominciare a caricare le proprie batterie. Inizia così l’avventura di Juice nello spazio, una sfida tecnologica e scientifica che, come ha ricordato il Direttore Generale di Esa, Josef Aschbacher, è il frutto della collaborazione tra Esa e le agenzie nazionali europee, tra cui il fondamentale contributo italiano dell'Asi che ha realizzato 4 dei 10 strumenti di bordo. Per questo motivo, come ha affermato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Giorgio Saccoccia, “la missione rappresenta un motivo di orgoglio per il nostro Paese”.
Tra le collaborazioni vi è anche l’importante supporto di Nasa, Jaxa e dell’agenzia spaziale israeliana.