Un incrocio tra il rover lunare delle missioni Apollo e i rover marziani senza equipaggio, come Perseverance e Curiosity. È l’identikit del Lunar terrain vehicle, o Ltv, innovativo rover che Nasa vuole sviluppare per le prossime esplorazioni umane previste con Artemis, nel polo sud del nostro satellite.

Per realizzarlo l’agenzia si affida all’industria chiedendo di presentare proposte entro il 10 luglio. 

L’obiettivo è avere un veicolo a due posti per gli spostamenti in superficie, ma anche un robot in grado di svolgere attività scientifiche autonomamente senza equipaggio.

I primi guidatori del nuovo rover arriveranno sulla Luna non prima di Artemis 5, nel 2029, ma Nasa vuole qualcosa di più di un fuoristrada lunare da utilizzare prima del loro arrivo, così come tra una missione con equipaggio e l’altra.

Ltv dovrà avere una serie di strumenti scientifici, compreso un braccio robotico e strumenti per indagare il suolo lunare in autonomia: come Perseverance o Curiosity su Marte, il nuovo veicolo raccoglierà campioni lunari ed eseguirà analisi appoggiandosi a operatori remoti per prendere decisioni.

Questo permetterà di trovare in modo più efficiente risorse importanti nel suolo del polo sud lunare, regione ricca di risorse tra cui acqua allo stato ghiacciato: da questa si potrà ricavare acqua potabile per gli astronauti e propellente per i razzi lunari.

Ltv dovrà affrontare anche condizioni ambientali e escursioni termiche estreme, oltre a lunghi periodi di oscurità durante i quali i suoi pannelli solari non potranno ricaricare il rover.

Il contratto verrà assegnato da Nasa entro novembre 2023 e prevederà un servizio completo dallo sviluppo fino alla consegna sulla superficie lunare, compresa l’esecuzione delle operazioni.