Il programma Opal di Hubble festeggia 10 anni
Festeggia il suo primo decennio Opal, il programma di osservazione di Hubble dedicato a Giove, Saturno, Urano e Nettuno.
Le indagini dall'ultravioletto al vicino infrarosso di Hubble hanno studiato i 4 giganti esterni del Sistema solare, osservandoli una volta all'anno quando sono più vicini alla Terra. La longevità di Opal ha permesso di tracciare i cambiamenti a lungo termine che segnano le loro atmosfere mentre orbitano intorno al Sole.
Nel caso di Giove, Hubble ha monitorato l'accelerazione dei suoi venti e la continua riduzione delle dimensioni della Grande Macchia Rossa, la tempesta atmosferica più grande del Sistema Solare.
Osservando Saturno, il telescopio ha seguito i cambiamenti di colore nella sua atmosfera, impercettibili variazioni, probabilmente causate dall'altezza delle nubi e dai venti, che si verificano con il cambio di stagione.
I dati Opal hanno mostrato che sono stagionali anche i raggi degli anelli di Saturno, scure chiazze transitorie scoperte nel 1981 da Voyager 2 che attraversano il piano degli anelli e che persistono solo per due o tre rotazioni attorno al pianeta.
Hubble ha mostrato poi la transitorietà delle grandi tempeste scoperte su Nettuno da Voyager 2 nel 1989. Rivelando che queste macchie scure durano tra i due e i sei anni ciascuna, Hubble ha monitorato l'intero ciclo di vita di una delle tempeste, mentre migrava verso l'equatore prima di dissiparsi.
Nel caso di Urano, la cui particolare inclinazione ne oscura completamente un emisfero, il programma Opal sta seguendo il polo nord del pianeta mentre si sta inclinando verso il Sole.
Urano ha un’orbita solare di 84 anni e Hubble sta monitorando le dimensioni della calotta del polo nord mentre diventa sempre più luminosa anno dopo anno. Nel 2028 sarà ancora più illuminata e rivolta direttamente verso la Terra mostrandosi più che mai in tutto il suo spettacolo.