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Starship, la navicella che un giorno porterà esseri umani sulla Luna e su Marte, potrebbe partire per il suo primo volo orbitale entro il mese di maggio. La notizia arriva direttamente da Elon Musk: com’è nel suo stile, il numero uno di SpaceX ha condiviso l’informazione su Twitter, dicendo che il primo volo di Starship utilizzerà i motori Raptor 2, più capaci e affidabili, in grado di raggiungere circa 230 tonnellate di spinta a livello del mare. Entro il mese prossimo, continua il tweet di Musk, l’azienda avrà a disposizione 39 motori; servirà poi un altro mese per l’integrazione, e quindi il primo test orbitale sarà ‘sperabilmente a maggio’. Questa tempistica dipende anche dalla revisione in corso da parte della Federal Aviation Administration statunitense, che dovrebbe dare il via libera per il lancio entro il 28 marzo. Se tutto andrà secondo i piani, è quindi possibile che il debutto di Starship non subirà i ritardi previsti dallo stesso Musk qualche settimana fa. In un tweet di inizio marzo aveva infatti annunciato che SpaceX stava cambiando le sue priorità in favore della cyber defense, riferendosi al supporto dell’azienda all’Ucraina per quanto riguarda la copertura internet dei satelliti Starlink, messa a disposizione di enti, organizzazioni e civili ucraini. Nel frattempo SpaceX si è anche visto aumentare le domande di lancio a seguito delle sanzioni imposte alla Russia: emblematico è l’esempio della partnership con OneWeb, azienda competitor di SpaceX, ma che si è rivolta a Musk per non servirsi più - com’era in passato - di vettori russi Soyuz. Secondo alcuni analisti questa situazione porterà a un’impennata di voli per SpaceX, una prospettiva però ridimensionata dallo stesso Elon Musk, secondo cui SpaceX già copriva circa il 65% del materiale messo in orbita quest’anno. La domanda incrementale potrebbe far arrivare al 70%, quindi non un grande cambiamento. Quest’ultimo tweet di Musk, in risposta a un giornalista della Cnbc, appare nello stesso thread Twitter delle dichiarazioni sul primo volo orbitale senza equipaggio di Starship (i cui voli, specifica Musk, non rientrano ancora in quel 65-70%). È chiaro comunque che SpaceX sia il principale attore privato in gioco nella moderna corsa allo spazio, posizione che sarà ancor più consolidata dal debutto in orbita di Starship.