Artemis, al via i test sulle tute spaziali di Axiom
Le esigenze cambiano e così anche gli indumenti.
Per il programma Artemis, che ha come obiettivo la permanenza dell’uomo sulla Luna, la Nasa ha commissionato tute spaziali completamente nuove.
A tale scopo, nel 2022 è stata selezionata Axiom Space, l’azienda che ha organizzato il primo volo privato con equipaggio diretto verso la Iss e ha in progetto la prima Stazione Spaziale commerciale. La carenza di finanziamenti, le sfide tecniche, l’impatto della pandemia hanno infatti spinto la Nasa a passare dal settore pubblico a quello privato per lo sviluppo delle tute spaziali del futuro. Pochi giorni fa Axiom ha annunciato che a giugno presenterà quella che si chiama la “revisione critica del progetto” il cui prototipo fu presentato a marzo dello scorso anno. Le nuove tute spaziali si chiameranno Axiom Extravehicular Mobility Unit (AxEMU) e saranno pronte per il primo sbarco sulla Luna previsto per il 2026. Tra i vari partner che collaborano al progetto, c’è anche la casa di moda di lusso italiana, Prada.
A differenza delle tute del programma Apollo, che si svolgeva nella zona equatoriale del nostro satellite, queste avranno tessuti meno rigidi e adatti a operare nelle regioni più fredde e remote del Polo Sud lunare, dove la presenza d’acqua renderà possibile la permanenza dell’uomo.
Le attuali tute spaziali, le Extravehicular Mobility Unit (Emu), risalgono agli anni Settanta. All’epoca progettate solo per costituzioni maschili, sono oggi utilizzate per le passeggiate spaziali sulla Iss. Sono state utilizzate solo da quattro donne e non sono comunque adatte per camminare o per convivere con la gravità lunare.
Nei prossimi due anni le nuove tute saranno testate in camere a vuoto per simulare la temperatura e la mancanza di atmosfera dello spazio.
Crediti video: Axiom Space, Nasa
#spacesuit #axiom #artemis