Tempo di prove per Nasa e Virgin

00:02:32 18.01.2021
La Nasa ha testato i motori dello Space Launch System mentre la Virgin Orbit ha messo in orbita 10 cubesat grazie al Launcher One
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Fine settimana movimentato per Nasa e Virgin. Lo scorso 16 gennaio l’agenzia americana ha messo alla prova i motori dello Space Launch System nel corso di un fire static test. Sls, è il razzo che riporterà gli astronauti sulla Luna con la missione Artemis, nel 2024. I 4 motori, avrebbero dovuto funzionare per 8 minuti - il tempo impiegato da un razzo per raggiungere l’orbita terrestre - ma a causa dello spegnimento di uno di essi, avvenuto dopo circa 50 secondi, il computer di bordo ha annullato la prova. Il collaudo fa parte della serie di test Green Run iniziata il 20 gennaio 2020 quando il core stage dell’Sls è stato consegnato allo Stannis Center della Nasa. Da allora la Nasa ha completato otto prove prima dello stop dovuto alla pandemia a marzo. Ogni test vanta una crescente complessità per valutare i sofisticati sistemi che portano all’accensione dei 4 motori e alla loro qualifica finale. Il test è stato utile per raccogliere dati e ora la Nasa sta valutando le informazioni raccolte sullo spegnimento anticipato del motore per risolvere il problema. Mentre la Nasa lavora sulla risoluzione del guasto, la Virgin Orbit festeggia la messa in orbita di 10 cubsat ad opera del Launcher One, un razzo di 21 metri posizionato sulla parte inferiore dell’ala di un Boeing 747, chiamato Cosmic Girl. L’aereo è decollato dal centro di Virgin nel deserto del Mojave, in California e ha volato per un’ora fino a 10.700 chilometri di altezza prima di separare LauncherOne . Il razzo ha acceso i suoi motori per tre minuti e ha raggiunto l’orbita prestabilita per il rilascio dei nanosatelliti. L’obiettivo di LauncherOne è fornire un servizio di messa in orbita per piccoli satelliti tra i 300 e i 500 chili di peso. Lanciare un razzo da un aereo rappresenta un notevole risparmio sui costi, dato che la compagnia necessità solo di una pista di atterraggio e non di una piattaforma di lancio. Il concetto è lo stesso che il numero uno di Virgin, Richard Branson, ha utilizzato per la sua Virgin Galactic che permetterà ai primi turisti spaziali di vivere l’esperienza unica del volo suborbitale a bordo della Vss Unity. Lo scorso 14 dicembre la compagnia ha interrotto il test di volo in programma a causa di un problema al motore e dovrebbe ripetere la prova nelle prossime settimane in attesa di dare il via ai voli commerciali previsti per l’anno in corso.
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